Oscurantismo e inquisizione rivivono e uccidono, nelle tenebre come sempre

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di Guido Di Stefano

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Forse siamo piombati nel caos dell’inverosimile! Quasi non riusciamo a credere che le sofisticate, addirittura galattiche, strumentazioni  del  naviglio militare USA non riescano ad avvistare addirittura una petroliera e contro di essa vada a collidere!  Eppure un tempo bastava una semplice vedetta umana per scorgere ostacoli molto più piccoli.

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Con amaro umorismo si potrebbe attribuire la malasorte agli effetti del “cognome” assegnato al naviglio, che tanto ricorda qualcuno con lo sguardo e l’indice accusatore “statuariamente” fissi in una direzione. Cosa che non crediamo, atteso che di “svarioni” è ricca la cronaca dei bombardamenti della coalizione internazionale a guida americana in terre arabe: sono noti principalmente i bersagli civili (ospedali, scuole …) e le vittime “casuali e incolpevoli”. Piuttosto preferiamo optare per un’ipotesi  fantasiosa e oltremodo assurda: le “macchine elettroniche” che regolano il tutto hanno pienamente assorbito e condividono la filosofia (in)culturale dei neocon, neocoloniali, unipolari, unipensanti, politicamente corretti che vogliono asservire (o annichilire) ogni essere vivente, convertendo ogni cosa esistente in un modestissimo file da eliminare o conservare a discrezione.

Il fine dichiarato è il “nuovo  ordine  mondiale”  regolato da pochi eletti che nell’insieme esprimono ogni tipo di potere e regolano la vita e (qui sembrano specialisti) la morte:  religione, politica, finanza, economia, armi, alimentazione.  Si possono chiamare illuminati?

La storia  tramanda  gli  effetti di precedenti tentativi di imposizione di un pensiero unico che fosse  la base di un ipotetico e mai raggiunto nuovo ordine mondiale unipolare.  In ogni tentativo potenti della terra e potenti dello spirito trovarono una solida intesa e impiegarono tutte le armi a loro disposizione. Effetti collaterali furono sempre: più oro e potere agli aggressori, più morte e schiavitù per gli aggrediti.

Momenti solenni del passato possiamo considerare: crociate (di ogni tipo), strage degli Albigesi, sante inquisizioni, colonizzazioni e relativi genocidi, commercio degli schiavi, confini territoriali disegnati dopo laute cene torrenzialmente innaffiate.

Sembra evidente che i potenti di oggi hanno “in toto” ereditato dai potenti di ieri i fallaci “geni”  del  male, fusione incontrollata di menzogna, arroganza, insaziabilità aurea, delirio di onnipotenza: il tutto ammantato con le   vesti dei più nobili ideali  e in nome di divinità che nulla hanno da spartire con il nostro Creatore e con la divinità amata e rispettata da tutti gli umani, pur con le sue diverse denominazioni: il Dio  della misericordia, dell’Amore, della Pace, della Vita, della Verità, della Luce. Quello che ci ha mandato un messaggio  vero,   universale e poetico  contro la bramosia (ansiosa): quello di osservare gli uccelli del cielo e i gigli dei campi.

Non vale forse la vita di ogni essere umano più di dei quattro centesimi codificati  dai  potenti in delirio in ogni epoca?

Forse vi sembreranno chiacchiere di altri tempi! Eppure la sciagura incombe su di noi, rinforzata e ingigantita da mezzi-tecnologie-strumenti-(in)coscienza- ignoranza-arroganza contemporanei.  Osiamo dire: mai come oggi l’uomo si è voluto arrogare l’onnipotenza di Dio e mai come oggi l’uomo è stato più lontano da Dio!

Nella vita dell’universo è innaturale l’unipolarismo!

Nella vita quotidiana il pensiero unico universale e l’ordine nuovo mondiale genera no l’oscurantismo intellettivo e la sopraffazione anche fisica di ogni diversa identità. E i nostri nemici sono sempre più quelli che si definiscono nostri leader e pastori, custodi di verità-giustizia-libertà.

Intanto proliferano le armi, sempre più devastanti; le crociate sono all’ordine del giorno, variamente dipinte come rivoluzioni colorate o guerre umanitarie o guerre di liberazione; persecuzioni (fisiche-economiche-psicologiche), processi mediatici, roghi e lapidazioni virtuali  sono all’ordine del giorno contro chi osa “obiettare”; demonizzazioni, intimidazioni, ostracismi, etichettature maligne (al posto dei tradizionali anatemi) volano per ogni dove contro ogni libero pensiero.

E i nostri carnefici manovrano nelle tenebre servendosi di “fedeli (o infedeli)” servitori! Ma tutti sono individuabili per alcuni piccoli particolari: disprezzano i “valori” vincolanti del passato; violano senza ritegno la parola data e/o scritta (leggasi trattati); dettano e non dialogano; mentono, nascondono, secretano per decenni, secoli, millenni; “miscelano” caoticamente tutto e tutti; scagliano slogans  a raffica come vettori del (non) pensiero unico; marciano e lottano compatti al suono dei metalli, ammaliati da esso; essi non si lasciano intimorire dalla morte degli altri (i comuni cittadini) e magari ne traggono ulteriori benefici per la riduzione di libertà e diritti personali.

E nel richiamare “pensiero unico e politicamente corretto” non ci dilungheremo su un effetto collaterale  incombente  per la lingua italiana nella  quale alcuni fedeli hanno già lanciato il detto “somma perenta”, nelle more di dovere scrivere “luna calanta”, “stella brillanta” o addirittura “sole nascento”.

Qualcuno dall’alto o dalla superficie ci salverà? Diciamo sì, se è vero che “repetita iuvant”!

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